lunedì 31 marzo 2008

Postumi dell'intervento di scleroembolizzazione

Dopo l'intervento di scleroembolizzazione del varicocele, ho avuto per quattro o cinque giorni dolori ai testicoli e al basso addome. Ora, a distanza di tre settimane, sono scomparsi i lividi ma ogni tanto avverto qualche indolenzimento.
E' normale? Qualcuno ha avuto un decorso diverso?

I politici e la legge 40

E' da un pò di giorni che mi chiedo quali siano le posizioni dei candidati premier sulla legge 40. Ho l'impressione che non se ne parli mai. Mi pare che questo argomento non interessi nessuno, tranne quei poveri malcapitati che incappano nel "problema": "quelli che vogliono un figlio a tutti i costi" (come veniamo spesso definiti). Non ho mai capito perchè il problema dell'infertilità non viene considerato una malattia come un'altra dalla maggior parte dei nostri politici. E non solo da loro. Quante volte ci si sente dire "Non pensarci e vedrai che il figlio arriverà", "si vede che non è il momento", "i figli sono doni di Dio", "quando sarà il momento arriverà", "perchè non lo adottate?", "devi stare tranquilla" e potrei continuare all'infinito.
Oggi Veltroni intervistato da Radio24 ha affermato che cambierà la legge 40 sulla fecondazione assisitita cercando però "una sintesi" tra le varie anime del partito. A una domanda di Giancarlo Santalmassi che gli chiede se "ritiene giusto che una famiglia con un figlio talassemico non possa fare la diagnosi preimpianto per evitare di avere un altro figlio talassemico", Veltroni risponde: "la mia risposta è no, non è giusto. E allora bisogna affrontare la questione".
"Ma su queste materie io cercherò la sintesi, la più avanzata possibile nell'affermazione del principio indiscutibile della laicità dello stato. Ma ritengo che bisogna cercare sintesi".
"Quella citata -aggiunge Veltroni tornando al caso della diagnosi preimpianto- è una cosa che ha una rilevanza indiscutibile".
Chissà se questa "sintesi" porterà a dei veri miglioramenti o al non fare assolutamente niente (come ha fatto il governo attuale, ormai caduto, che non ha neanche aggiornato le linee guida della legge 40 ormai scadute).

Elena

venerdì 28 marzo 2008

Le cure ormonali

Sono un'nfermiera ormai. Sto bucherellando per benino il povero maritino. L'andrologo gli ha prescritto una cura ormonale di tre mesi con tanto di siringhe.
Si sta riempendo di ormoni di ogni tipo.
Ma non dovevano essere le donne a riempirsi di ormoni?
Speriamo che non ce ne sia bisogno ;-).
Altrimenti sai che bisbetica diventerei!


Elena

venerdì 21 marzo 2008

Primavera

Finalmente primavera! Un pò di sole, tanti colori, e tanto ottimismo!
Magari l'anno prossimo in primavera saremo in tre?
Io lo spero, e lo sogno. In fondo, è l'unica cosa che non si paga ;).

Elena

lunedì 17 marzo 2008

giovedì 13 marzo 2008

Il dilemma seno gonfio.... sarò o non sarò incinta?

Accidenti a questo seno che si gonfia e mi fa male ogni mese. E ogni volta in modo diverso. Un mese fa male di più al lato, un mese di più ai capezzoli, un mese le vene sono più evidenti e un mese non si notano proprio. E ogni mese mi sembra che ci sia qualche sintomo diverso che mi può far sperare in una gravidanza. Non riesco a starmene tranquilla e sto lì a tastare ogni 5 minuti il mio seno per vedere se è ancora gonfio e se mi fa male. Devo controllarlo perchè se si sgonfia e non mi fa più male vuol dire che non è andata neanche per quel mese. Infatti uno o due giorni prima dell'arrivo delle mestruazioni si sgonfia e non duole più. Allora eccomi a tastare continuamente e automaticamente senza rendermene conto. Mi sa che potrebbere scambiarmi per una depravata ;).
Il bello è che sono due anni che continuo così!
Speriamo di perdere il vizio.

Elena

mercoledì 12 marzo 2008

Scleroembolizzazione del varicocele

Ho scoperto di avere un varicocele dopo che due andrologi, due ecografisti, un ecocolordoppler e un doppler con ecografia lo avevano escluso. A dir la verità i due andrologi avevano sentito qualcosa al tatto, ma erano stati zittiti dai risultati degli esami.
La gravità di un varicocele si misura in gradi, con il grado zero che è quello più lieve; a me il varicocele è stato diagnosticato all'inizio come di grado zero, poi come inesistente, quindi di grado due e infine di grado tre, in pratica cresceva più veloce della mia pancia al pranzo di natale.
Quando viene diagnosticato ci sono due strade possibili: l'intervento chirurgico tradizionale o la scleroembolizzazione: io ho scelto il secondo. Dopo la mia esperienza, confrontata con chi ha fatto l'intervento classico, devo dire che penso di aver fatto la scelta giusta. L'intervento di scleroembolizzazione è solo lievemente fastidioso, inseriscono un catetere all'attaccatura della gamba (vena femorale) e tramite questo tappano la vena spermatica, una quindicina di centimetri più in là, con un liquido slerosante o con delle spiraline.
Dicono che il rischio di recidiva è molto basso, inoltre rispetto all'intervento chirurgico è possibile individuare anche vene non direttamente visibili al chirurgo (dette collaterali) ma che provocherebbero comunque problemi se non trattate.
L'intervento è ambulatoriale, questo significa che si entra e si esce dall'ambulatorio con i propri piedi, e se questo la moglie non lo sa, c'è anche il divertimento di vederla meravigliarsi quando si torna dalla sala operatoria con fare (fintamente) indifferente.

A questo punto nel mio portafogli paternità ho: due interventi chirurgici, tre cure per la fertilità, tre visite ecografiche, tre andrologi, due centri di procreazione assistita, diverse analisi del liquido seminale, parecchi soldi spesi, parecchi momenti familiari poco lieti. Tutto questo prima di avere un figlio, ho paura a pensare a quello che mi farà passare se un giorno nascerà!

P.

lunedì 10 marzo 2008

Scleroembolizzazione

La settimana scorsa mio marito si è sottoposto all'intervento di scleroembolizzazione. L'intervento sembra riuscito e il varicocele che, a quanto pare, era più grave del previsto (terzo grado e non secondo grado), dovrebbe essere stato eliminato.
Siamo arrivati in clinica tutti agitati e impauriti, dopo esserci fatti due ore di viaggio in macchina con un traffico pazzesco e un tempaccio incredibile. Dopo una ventina di minuti hanno chiamato mio marito. Mi sono alzata anch'io per andare con lui, ma il medico mi ha bloccata lì. Non potevo certo andare anch'io in sala operatoria! Così sono rimasta ad aspettare in sala d'attesa. Il tempo non passava più e io non osavo alzarmi neanche per andare in bagno. Stavo letteralmente scoppiando. Guardavo continuamente l'orologio, e la lancetta non cambiava mai posizione. Ho provato anche a leggere, ma non capivo niente di quello che leggevo.
Poi, dopo poco meno di un'ora, ho visto mio marito arrivare camminando insieme al medico. Che strano, mi aspettavo che arrivasse in barella o su di una sedia a rotelle! Ho pensato che non l'avessero più operato, invece era stato fatto tutto ed era andato tutto bene. Così ce ne siamo tornati a casa tutti emozionati.
L'agitazione era stata sostituita con la nuova speranza di essere finalmente guariti e di essere diventati una coppia fertile ;).

Elena

lunedì 3 marzo 2008

Invidia

Ebbene si, lo ammetto. Sono invidiosa, estremamente invidiosa, di ogni pancione che vedo, che lo conosca o meno. Mi sento proprio male per questo sentimento che provo, ma non so come evitarlo. Nonostante mi sforzi in ogni modo di non provarla, ci ricasco sempre. Ogni volta è un colpo al cuore! Neanche l'avessero tolto a me quel bimbo!
Da un lato sono contenta per loro, ma dall'altro mi sento disperata per noi, pensando a tutto quello che stiamo passando e che dovremo passare.
Da quando abbiamo iniziato a cercare un figlio, ho visto più donne incinta che in tutti gli anni precedenti della mia vita. E' venuta a tutti la voglia di fare figli? E i VIP? Non passa giorno che non ce ne sia una nuova in dolce attesa!
Era così anche prima, o sono io che mi sono proprio fissata?

Elena